I SoulTroubles nascono da un’idea di Francesco Giubasso, chitarrista e compositore, ed Elena Romano, cantante e lyricist. All’inizio sono soltanto un duo chitarra e voce, poi l’intuizione che manca qualcosa muove il desiderio di dare respiro maggior alla formazione con un bassista (Angelo Terranova), un batterista (Elia Ciuffini) e un tastierista (Federico Calabretta).
Quasi tutti i ragazzi che formano la band studiano al Conservatorio e hanno un approccio professionale alla musica: tanta passione certo, senza però dimenticare il metodo e il lavoro di studio. Le sonorità sono quelle del soul classico, così com’è stato canonizzato dal Reverendo J. Brown; non mancano interventi R’n’B più moderni, tesi ad asciugare il sound, e perché no, qualche incursione neosoul alla D’Angelo ed Erykah Badu.
A metà dicembre 2016 i SoulTroubles si chiudono in studio per registrare un EP di cinque tracce. Matteo Marliani, gestore del Boomker Studio di Sesto Fiorentino, ha seguito la registrazione e ha dato ai ragazzi dei consigli preziosi sulla costruzione dei pezzi. Il lavoro ancora non è stato rilasciato per interezza, ma è ascoltabile sui social “a singole mandate”.
Poi il debutto live del 12 maggio scorso al Cycle di Calenzano, dove i SoulTroubles hanno avuto l’occasione di aprire al quel dinosauro reggae di Vivian Jones. E l’estate arriva con un calendario fitto di date.
Il Soul è la musica di chi ha speranza nel viaggio della vita, di chi ha un sogno e desidera migliorare la propria condizione. Non sono sempre storie allegre quelle che ci racconta questo genere.
Ma se scappa qualche lacrima c’è il tapis roulant del groove: al virtuosismo i SoulTroubles preferiscono la stratificazione ritmica, gli anticipi, gli accenti in levare (e i loro pezzi nascono proprio da quel nocciolo ritmico). L’obiettivo è quella di provare a fare uno show che coinvolga corpo e mente, non soltanto l’orecchio.
Il talento non manca e neppure le idee.
Leggi anche:




